Al via Mare Fuori 4 con Giuseppe Pirozzi e Maddalena Stornaiuolo

Manca poco alla messa in onda della quarta stagione di Mare Fuori, la serie che vede nel cast anche Giuseppe Pirozzi (Raffaelle Di Meo, detto Micciarella) e Maddalena Stornaiuolo (Maddalena – Agente di polizia dell’I.P.M. Istituto Penale Minorile) entrambi dell’Agenzia PM5 Talent di Peppe Mastrocinque.

Mare Fuori (una coproduzione Rai Fiction – Picomedia prodotta da Roberto Sessa) andrà in onda in prima serata su RAI 2 dal 14 febbraio, mentre sarà possibile vedere i primi 6 episodi della serie dal 1° febbraio su RaiPlay.

Maria Pia Ammirati (Direttrice Rai Fiction) «Con Mare Fuori siamo passati dal grande successo al fenomeno, che significa andare fuori da Napoli, ma anche fuori dall’Italia ed arrivare negli Stati Uniti. Parliamo di un linguaggio nuovo ed universale adottato dagli attori. Siamo un caso di studio perché gli interpreti non solo si sono inventati un nuovo modo di stare sulla scena, ma vivono con passione quel ruolo in modo nuovo e particolare attraverso la lingua napoletana, il corpo, i gesti, il tutto corroborato da una scrittura che riesce a tenere insieme tutto le backstory, i drammi, gli amori, gli odi. E anche stavolta sarà un grande successo».

Roberto Sessa (Produttore) «È il trentesimo anno di collaborazione con il Centro di Produzione Rai di Napoli, il primo anno nel 1994  con la soap Un posto al sole, iniziò una collaborazione mai finita. Napoli è una città di adozione importante e sono contento di raccontare la storia di Mare Fuori. Parafrasando Vasco “noi siamo ancora qua”. Inizialmente nessuno ci credeva, abbiamo incominciato nel 2017 per questa storia complessa. Volevamo portare sulla televisione generalista una storia con un racconto vero, che la televisione generalista non aveva ancora sperimentato. La costanza mia e di Michele ha fatto sì che il progetto prendesse luce, diventando un fenomeno. Abbiamo vissuto un anno strepitoso nessuno immaginava di raggiungere tutto questo. Quello che stiamo vivendo è travolgente e dobbiamo cercare di tenere i piedi per terra e continuare nella nostra fantastica cavalcata che può durare tantissimo tempo. Mare fuori è una piattaforma di racconto, un mondo di gente che va e gente che viene, perché questo è il carcere ed è questo ciò che vogliamo raccontare del carcere, che c’è sempre una luce in fondo al tunnel. Il carcere è un elemento di positività che offre la possibilità a questi ragazzi di trovare la loro strada».